Títulos en Fútbol

Andrea Pirlo is one of the finest footballers of his generation - a World Cup and Champions League winning playmaker who has redefined his position at the base of midfield, and one of the most deadly free-kick takers the game has known. This is his story, in his words. It is written with a level of humour and insight which confound his image as a dead-eyed assassin on the field of play.

Martí Perarnau was given total access to Bayern Munich during season 2013-14. This audiobook represents the first time in the modern era that a writer has got this close to one of the elite teams of world football. At the invitation of Pep Guardiola, he shadowed the Catalan, his staff and his superstar players during training and on matchdays. Bayern smashed domestic records on their way to the double, but were humiliated by Real Madrid in the Champions League semi-final.

The superclasico, the Buenos Aires derby between River Plate and Boca Juniors, is unique in world football. These two clubs fought for supremacy in the Boca neighbourhood in the early 20th century. Today they fight for the city, for Argentina and the world. This is your ticket to the game; a guide through the streets of Buenos Aires; a journey through the dramatic and violent history of the fixture; a showreel of the great players who have played in it and an analysis of why they now leave for Europe earlier than ever before.

Sarà una strana estate, questa, con gli italiani orfani della nazionale. Ma proprio perché gli azzurri ci hanno piantati in asso, possiamo sfogare la frustrazione e concederci un Mondiale di leggerezza in cui non è richiesto essere fedeli. Con l'aiuto di Giulia Zonca, passeremo in rassegna le altre maglie, per scegliere chi tifare, come e quando ci va.

Sarà una strana estate, questa, con gli italiani orfani della nazionale. Ma proprio perché gli azzurri ci hanno piantati in asso, possiamo sfogare la frustrazione e concederci un Mondiale di leggerezza in cui non è richiesto essere fedeli. Con l'aiuto di Giulia Zonca, passeremo in rassegna le altre maglie, per scegliere chi tifare, come e quando ci va.

Sarà una strana estate, questa, con gli italiani orfani della nazionale. Ma proprio perché gli azzurri ci hanno piantati in asso, possiamo sfogare la frustrazione e concederci un Mondiale di leggerezza in cui non è richiesto essere fedeli. Con l'aiuto di Giulia Zonca, passeremo in rassegna le altre maglie, per scegliere chi tifare, come e quando ci va.

Sarà una strana estate, questa, con gli italiani orfani della nazionale. Ma proprio perché gli azzurri ci hanno piantati in asso, possiamo sfogare la frustrazione e concederci un Mondiale di leggerezza in cui non è richiesto essere fedeli. Con l'aiuto di Giulia Zonca, passeremo in rassegna le altre maglie, per scegliere chi tifare, come e quando ci va.

Sarà una strana estate, questa, con gli italiani orfani della nazionale. Ma proprio perché gli azzurri ci hanno piantati in asso, possiamo sfogare la frustrazione e concederci un Mondiale di leggerezza in cui non è richiesto essere fedeli. Con l'aiuto di Giulia Zonca, passeremo in rassegna le altre maglie, per scegliere chi tifare, come e quando ci va.

Sarà una strana estate, questa, con gli italiani orfani della nazionale. Ma proprio perché gli azzurri ci hanno piantati in asso, possiamo sfogare la frustrazione e concederci un Mondiale di leggerezza in cui non è richiesto essere fedeli. Con l'aiuto di Giulia Zonca, passeremo in rassegna le altre maglie, per scegliere chi tifare, come e quando ci va.

Si può mentire su tutto: sulle opinioni, sui giudizi, sui desideri e persino sui sentimenti, ma mai sulle passioni. E quale passione più vera e nobile può esserci di quella che abbiamo per la nostra squadra del cuore? Quando poi la prescelta è l’Inter, i ricordi delle undici partite che hanno cambiato la vita dei tifosi nerazzurri, assumono i contorni di una insonne nostalgia. Educazione ambrosiana racconta l’Inter del mago Herrera, quella dei record del Trap, quella di Ronaldo “il Fenomeno”.

Parlare di sport significa prima di tutto raccontare di persone. Ognuna di queste, sia che abbia vinto le olimpiadi o perso all’ultimo secondo, ha una propria storia. Vergari ha raccontato le sfide più epiche, contrapponendo – divisi da una rete, dal colore di una maglia, di una bandiera o da una corsia – i più grandi dello sport italiano e dei loro avversari.

Il 18 gennaio del 1977 a Roma muore Luciano Re Cecconi, centrocampista della Lazio e della nazionale. Muore per via del colpo di pistola sparato da Bruno Tabocchini, un orafo della capitale. Muore perché - raccontano - stava fingendo un furto proprio in quella gioielleria, e aveva fatto irruzione gridando: "Fermi tutti, questa è una rapina!" Ma il caso non è affatto chiaro, e le testimonianze restano contrastanti.

«Quando sono in campo, sentire di essere amato mi dà una carica impressionante. Ma anche l’odio mi trasmette tanto. Quando mi fanno incazzare, vado a un livello superiore: sono più attento, più concentrato, più forte, più desideroso di dimostrare qualcosa. Se mi odiano, mi migliorano. Per questo, partite come i derby mi caricano a mille e mi riempiono di una rabbia speciale che mi porta più in alto. Ma oggi ho molto più controllo di un tempo, quand’ero giovane.»

Soldi, promesse rispettate e patti non mantenuti, trasferimenti che diventano affari di Stato e coinvolgono banche nazionali e presidenti del Consiglio ma anche calciatori che dicono «no» perché consigliati da... Dio! Trattative concluse a Ibiza davanti a un cocktail fresco e sopra un dondolo oppure quelle definite proprio all’ultimo secondo, addirittura oltre il gong finale: una su tutte, forse la più importante del nostro calcio, Maradona al Napoli.

Alla fine degli anni Ottanta, apparentemente all'improvviso, dopo un lungo periodo di sconfitte e mediocrità, la Nazionale italiana maschile di pallavolo fa uno strepitoso balzo in avanti e si trasforma nella squadra più forte del mondo. Cambiano le teste, i risultati, le prospettive: cambia la vita. L'allenatore argentino Julio Velasco, con metodi innovativi e soprattutto con grande abilità psicologica, motiva un gruppo di giocatori che, in una progressione irresistibile, si scoprono campioni.

El mejor mundial de la historia ocurrió en México. El mejor gol, la mejor afición, el hombre que se deshizo de medio equipo... Dios mismo extendió la mano en el Azteca para anotar y crear historia. La Copa del Mundo de 1986 nos regaló color, pasión y jugadores que hasta los más agnósticos reconocen como eternos: Platini, Hugo Sánchez, Maradona. Leyendas unidas bajo el cielo mexicano. Es hora de volver a ser testigos de una de las gestas más grandes del futbol.

Por estas páginas desfilan Pelé, Maradona, Baggio, Ronaldo, Zidane y Suárez; pero también hay espacio #entre diversos personajes# para una futbolista de Nigeria, una monja fanática de la selección chilena, un delantero austriaco que se negó a jugar por la Alemania Nazi y un defensa africano que salvó la vida de sus compañeros.

Hoy que se aproxima su retiro, en conversación íntima y sin reservas con Diego Borinsky, Andrés D'Alessandro—máximo ídolo del club brasileño Inter, y desde siempre muy querido por todos los hinchas de River—cuenta por primera vez su vida, de La Paternal y Racing a Brasil pasando por Europa y, por supuesto, por el Monumental, con testimonios de quienes mejor lo conocen y más lo aprecian, de su esposa y sus padres a Marcelo Bielsa.

Desde la primera mitad del siglo XX el poder busca utilizar el fútbol a su favor: Mussolini, Hitler, la dictadura argentina con el Mundial 78, jeques árabes, Pablo Escobar, la Camorra napolitana, Berlusconi, Macri o George Weah, el primer jugador en convertirse en presidente. Pero también hay víctimas como Maradona, tal vez la persona que más amó y sufrió el fútbol.

Tras recorrer más de 100 países cubriendo los eventos deportivos más importantes del planeta, Alberto Lati sin duda demostrará porqué el futbol es un fenómeno cultural más complejo de lo que imaginamos, al tiempo que contagiará a los oyentes el gozo de viajar.