Resultados Editorial "Audible Studios" en Medioambiente

By 2084, global warming has proven worse than even the worst-case projections of scientists at the turn of the century. No country and no individual has escaped. Through interviews, this book of oral history captures the effects of the Great Warming on various countries and individuals, as reported in the year 2084.

Completely off-the-wall, It's a Plot is a fascinating geographical and historical journey around Britain. The Tibetans have the Book of the Dead. This is Ann Treneman's Book of the Dead Interesting. The Times writer, best known for her hilarious parliamentary sketches, has branched out - to graveyards. In this riveting book - part travelogue, part biography, part social history - she takes you to the best graves in Britain.

Naturalist Joe Hutto’s latest adventures in wildlife observation take him to Wyoming’s Wind River Mountains. Hutto is living in a tent at 12,000 feet, where blizzards occur in July and where human wants become irrelevant—and human needs can become a matter of life and death—to study the Rocky Mountain bighorn sheep.

With real-world considerations in mind, disaster preparedness consultant David Black shows us how to stay alive when tragedy strikes. His step-by-step actions can help us make it safely through a variety of crises, from catastrophic weather to terrorism to civil unrest. Black presents tailor-made plans for individuals, businesses, organizations, small groups, and communities to follow, in all regions of the country and broken down by type of emergency and environment.

A search for the contemporary Nikola Tesla - considered a mad scientist by his society for predicting global warming more than 100 years ago - fuels this analysis of climate issues, which introduces thinkers and inventors who are working to find possible ways out of the energy crisis. From Louis Michaud, a retired refinery engineer who claims we can harness the energy of man-made tornadoes, to a professor and a businessman who are running a company that genetically modifies algae so it can secrete ethanol naturally, these individuals and their unorthodox methods are profiled.

A poet at heart, Amy Minato rejects her life of consumption in Chicago to go back to nature - specifically, to a commune in Oregon, where she rediscovers herself. She also cops occasionally to the pretentiousness of her mission, and laughs along with the listener at her attempts to be both environmentally friendly and sane, considering the fact that she’s moved in with a bunch of strangers in a remote locale. 

A North Country Life is the story of author Sydney Lea’s powerful connection to his family, friends, and the northern outdoors. Loosely organized by the changing of seasons, different sections feature essays on such topics as childhood family fishing trips in the wilds of Maine, trophy fly-fishing the northern reaches of the Connecticut River, the opening day of turkey hunting season in Vermont, and getting lost in the deep woods while deer hunting. The essays are introspective and dramatic.

Well-known nature and conservation writer Ted Williams is an avid fisherman who has devoted many years to writing about the sport and advocating the preservation of bodies of water and species of fish. Here, he brings together his love of angling with his profound sense of responsibility for the environment.

An icon of the environmental movement outlines a provocative approach for reclaiming our planet. According to Stewart Brand, a lifelong environmentalist who sees everything in terms of solvable design problems, three profound transformations are under way on Earth right now. Climate change is real and is pushing us toward managing the planet as a whole. Urbanization - half the world's population now lives in cities, and 80 percent will by midcentury - is altering humanity's land impact and wealth.

Beavers, those icons of industriousness, have been gnawing down trees, building dams, shaping the land, and creating critical habitat in North America for at least a million years. Once one of the continent's most ubiquitous mammals, they ranged from the Atlantic to the Pacific, and from the Rio Grande to the edge of the northern tundra. Wherever there was wood and water, there were beavers - 60 million (or more) - and wherever there were beavers, there were intricate natural communities that depended on their activities.

Esiste un cibo che è allo stesso tempo gentile con il corpo e con il pianeta. È un cibo intelligente, adatto all’Antropocene, l’epoca in cui viviamo e dove sono gli esseri umani a influenzare gli eventi della natura. Il cibo che ci salverà, il nuovo libro di Eliana Liotta, dimostra quanto sia indispensabile una svolta ecologica a tavola per aiutare la terra e la salute. Per salvare l’ambiente non basta più andare in giro in bici, comprare un’auto ibrida e ricordarsi di spegnere le luci. Non è sufficiente pensare solo a petrolio e carbone.

Spostarsi con le proprie gambe, senza consumare altro che la propria energia. Assaporare un passo più lento, accorgersi degli alberi, dei negozi, delle persone che incontriamo lungo il tragitto. Arrivare al lavoro svegli e pronti ad affrontare la giornata. Ma anche godersi il silenzio di un sentiero tra i campi, sfogare le emozioni spingendo sui pedali, o sapere che si potrà arrivare direttamente davanti al cinema senza preoccuparsi del parcheggio: sono tante le felicità possibili se si sceglie di vivere una vita a due ruote.

Nearly every US city would like to be more walkable - for reasons of health, wealth, and the environment - yet few are taking the proper steps to get there. The goals are often clear, but the path is seldom easy. Jeff Speck’s follow-up to his best-selling Walkable City is the resource that cities and citizens need to usher in an era of renewed street life. Walkable City Rules is a doer’s guide to making change in cities, and making it now.

«Il futuro non è più quello di una volta», diceva Paul Valéry. E oggi più che mai, nel mondo dopo la pandemia, è diventato necessario ripensare al domani che ci aspetta. Ma in uno scenario che appare catastrofico e che impone di essere riconsiderato in tutto e per tutto, la prospettiva ambientale potrebbe essere l’unica risposta adeguata per fronteggiare le sfide che il presente ci pone. Siglare un nuovo Patto Atlantico delle democrazie aiuterebbe non solo a sconfiggere il virus, ma anche a ricostruire l’economia e proteggere il clima; sarebbe un tentativo per rendere concreta una solidarietà soltanto proclamata.

A guardarli da lontano possono sembrare creature spaventose, con le loro zampette formicolanti, orride antenne e piccole ali ronzanti, che passano la loro esistenza guizzando e svolazzando tra la polvere e il buio. Eppure se solo si prova ad avvicinarsi, ecco che appaiono iridescenze arcobaleno, corpi color smeraldo e ali blu violaceo maculate di crema. Ecco che i loro movimenti si fanno ordinati e organizzati come quelli di un esercito, le loro strategie rivelano un acume geniale, la loro forza si mostra sorprendente.

È noto che il mondo sta cambiando. Molto, quasi tutto ci porta a prevedere la fine della vita per come ora la conosciamo sulla Terra. La catastrofe (dal greco katastrophé, ‘rovesciamento’) che il genere umano sperimenta e sperimenterà non è però la prima: tutto quel che conosciamo è nato da una catastrofe, si è andato modificando e assestando attraverso catastrofi, e con una catastrofe andrà a terminare – o a proseguire, ma in modo radicalmente diverso.

Pianeta Terra, anno 2050. Le nazioni non hanno mantenuto gli impegni presi, le emissioni di carbonio non sono diminuite e il riscaldamento globale ha reso il mondo un posto invivibile, scosso da rivolte politiche e fenomeni naturali catastrofici. Questo scenario può ancora essere evitato. Attraverso un'analisi dei rischi, delle possibilità che ci restano e un decalogo di attivismo civico, Christiana Figueres e Tom Rivett-Carnac, artefici dell'Accordo di Parigi del 2015, delineano le basi per salvare il pianeta e scegliere così il futuro che ci aspetta.

La natura è più grande di noi perché ha tempi lunghi, anzi lunghissimi, mentre noi siamo su questo pianeta da duecento millenni o poco più. Come rane in un paiolo che non si accorgono di finire lentamente bollite, abbiamo cambiato la geofisiologia della Terra innescando un riscaldamento climatico che riduce la biodiversità e crea instabilità, migranti ambientali e conflitti per le risorse.

Un presupposto: il pianeta è bello ed è possibile salvarlo. Una consapevolezza: siamo esseri viventi inseriti assieme agli altri in un unico, grande ecosistema. Un viaggio: è quello che ci propone Licia Colò, attraverso i panorami di tutto il mondo e la complessità delle sue forme di vita. Partiamo dall'Australia, che pur devastata da terribili roghi offre riserve naturali simili all'Eden, come Kangaroo Island o le Blue Mountains. Ammiriamo l'Indonesia, le sue isole mozzafiato punteggiate di vulcani, patria di animali a rischio di estinzione come gli orangutan e i draghi di Komodo.

Alle Maldive le spiagge spariscono, a Miami si ricostruiscono le strade sollevate di un metro, la Louisiana sprofonda a vista d’occhio, in Franciacorta il vino diventa ogni anno più difficile da produrre, e mentre a Venezia l’acqua salata consuma un patrimonio artistico inestimabile, altre città si svuotano di automobili e si riempiono di animali. Negli ultimi dieci anni la crisi climatica è passata da essere un problema delle generazioni future a un’urgenza di quelle presenti.