Resultados Editorial "audible studios" en Crimen verdadero

Mark Lane tried the only US court case in which the jurors concluded that the CIA plotted the murder of President Kennedy, but there was always a missing piece: How did the CIA control cops and secret service agents on the ground in Dealey Plaza? How did federal authorities prevent the House Select Committee on Assassinations from discovering the truth about the complicity of the CIA? Now, Mark Lane tells all in this explosive new book.

Thousands of American soldiers are returning from the battlefields of Iraq and Afghanistan with severe wounds from chemical war. They are not the victims of ruthless enemy warfare, but of their own military commanders. These soldiers, afflicted with rare cancers and respiratory diseases, were sickened from the smoke and ash swirling out of the "burn pits" where military contractors incinerated mountains of trash, including old stockpiles of mustard and sarin gas, medical waste, and other toxic material.

Books about the Kennedys are legion. Yet missing until now has been the exploration of the bond between Jack and Bobby, and the part that it played in their rise and fall. Richard D. Mahoney gives us Jack and Bobby in all their hubris and humanity, youthfulness and fatalism. Here is American history as it unfolds. The Kennedy Brothers is a fresh and masterful account of the men whose legacy continues to hold the American imagination.

In this meticulously researched classic of the JFK conspiracy genre that Library Journal calls "sensational", Mark North argues convincingly that President John F. Kennedy died as the result of a plot masterminded by Louisiana Mafia chieftain Carlos Marcello - and, more importantly, that FBI chief J. Edgar Hoover learned early on about the plan but did nothing to stop it. Hoover warned no one - not the Dallas police, not the Secret Service. His motives, North suggests, stemmed from a fervent hatred of Kennedy and fear that the President would eventually fire him.

The incredible true story of the US Post Office Inspector who took down the deadly Black Hand, a turn-of-the-century Italian-American secret society that preyed on immigrants across America’s industrial heartland - featuring fascinating and never-before-seen documents and photos from the Oldfield family’s private collection. Before the emergence of prohibition-era gangsters like Al Capone and Lucky Luciano, there was the Black Hand: an early 20th-century Sicilian-American crime ring that preyed on immigrants from the old country.

From the acclaimed author of JFK and Vietnam comes a book that uncovers the government's role in the Kennedy assassination more clearly than any previous inquiry. What was the extent of the CIA's involvement with Lee Harvey Oswald? Why was Oswald's file tampered with before the assassination of John F. Kennedy? And why did significant documents from that file mysteriously disappear? Oswald and the CIA answers these questions, not with theories, but with information from the primary sources themselves.

Here's what we now know: John F. Kennedy was assassinated in Dallas by Mafia contract killers hired by Louisiana mob boss Carlos Marcello. Kennedy was killed in that city because it was the only place in the country where a crime of that magnitude could be committed without fear of punishment. Long-time local district attorney Henry Wade, an LBJ crony who would have sole jurisdiction over the prosecution of those responsible, had been corrupted by the local Civello crime family. Lyndon B. Johnson, while a U.S. senator during the 1950s, had accepted bribes from the same mobsters so that they could avoid deportation.

William Pepper was James Earl Ray's lawyer in the trial for the murder of Martin Luther King, Jr., and even after Ray's conviction and death, Pepper continues to adamantly argue Ray's innocence. This myth-shattering expose is a revised, updated, and heavily expanded volume of Pepper's original best-selling and critically-acclaimed book of the same name, with 26 years of additional research included. The result reveals dramatic new details of the night of the murder, the trial, and why Ray was chosen to take the fall for an evil conspiracy.

George Pell was a Ballarat boy who studied at Oxford and rose through the Catholic Church ranks to become adviser to Pope Francis and Vatican treasurer. He has been expelled from the Pope's inner circle of trusted cardinals. As an outspoken defender of church orthodoxy, supported and championed by the powerful, Pell's ascendancy was remarkable and seemingly unstoppable.

Piero Cavallero è stato il protagonista di una vicenda che fu celeberrima negli anni sessanta. Figlio di uno dei quartieri più proletari della Torino operaia, giovane carismatico e politicizzato, comunista e ancor più a sinistra dei comunisti, Cavallero divenne il rapinatore di banche più famoso d'Italia.

"Da qualche tempo sto scartabellando nuovi documenti riservati, intercettazioni delle procure italiane e straniere, atti di commissioni internazionali. Sto incontrando preti e monsignori che mi raccontano che, oltre agli scandali economici, non sono finiti nemmeno quelli sessuali. Che gli abusi sui più piccoli non sono affatto un fenomeno superato, e che nei primi tre anni di pontificato di Bergoglio sono arrivate alla Congregazione per la dottrina della fede 1200 denunce di molestie 'verosimili' su ragazzini e ragazzine di mezzo mondo."

Non è ancora finita. Lui (o lei) non è ancora riuscito a farla franca. Del resto non esistono delitti perfetti, solo delitti impuniti. Quindi mettiamoci al lavoro e ripartiamo, ancora una volta, da dove tutto è avvenuto. Torniamo sulla scena del crimine. Analizzando le migliaia di pagine riguardanti l'omicidio di Nada Cella, si potrebbe arrivare a pensare che molto sia stato fatto, che ogni pista sia stata seguita con scrupolo, che ogni indagine possibile sia già stata effettuata. Che, insomma, non ci sia altro da fare.

La strage di piazza Fontana a Milano inaugura nel nostro Paese un quindicennio di sanguinosi attentati che non hanno eguali in Europa, in cui una minoranza di persone di opposte parti politiche scelse la strada della violenza per imporsi sul resto della cittadinanza e influenzare la vita civile del Paese. In quell'epoca buia molte volte la grande Storia, intessuta con le trame segrete di uno Stato tragicamente complice, è precipitata addosso alle persone comuni, travolgendole senza scampo o lasciandole illese per pura fortuna.

"In Sicilia non si ammazza più, e questa è la cosa più grave, il termometro per capire che le cose per la mafia vanno bene. Non si uccide, e tutti pensano che dopo qualche arresto eccellente la mafia sia stata sconfitta. Ma qui lo sanno anche i bambini che quando c'è troppo silenzio è perché gli affari tirano. Ormai le bande hanno imparato la lezione, sanno che il migliore amico può diventare il tuo carnefice e hanno cambiato strategia. Lavorano a compartimenti stagni: se uno si pente può fare arrestare cinque persone, non più cento come prima."

Gianni Palagonia è un poliziotto antimafia, uno scomodo, uno che ha partecipato a importanti operazioni contro la criminalità organizzata e poi è dovuto fuggire dalla Sicilia con sua moglie e i suoi figli, per salvare la pelle di tutti. Ora è in una città del Nord, sotto copertura, e deve reinventarsi una vita. Si troverà coinvolto nelle indagini sulle infiltrazioni di Cosa Nostra e poi in prima linea nella più grande operazione antiterrorismo degli ultimi anni, quella che, dopo l’omicidio del professor Marco Biagi, porterà all’individuazione del nucleo delle nuove Brigate Rosse PCC.

Nell'Albania di oggi vige il Kanun, il codice di leggi che regola anche le faide della criminalità organizzata. Con queste leggi si deve confrontare il protagonista del romanzo, un poliziotto italiano che si ritrova in missione nel Paese delle Aquile. Il libro è una storia vera in forma di romanzo, basato su una lunga trasferta lavorativa di Patagonia in Albania, in cui affronta la pericolosa alleanza tra le mafie italiane e quella albanese, tra droga e controllo di impianti di energia rinnovabile.

Una famiglia allargata e privilegiata, la familia grande, in cui regna una libertà assoluta, fieri di appartenere a una generazione di intellettuali prima rivoluzionari e poi borghesi. È in questa famiglia atipica, che mescola gioie e sofferenze, vacanze al mare e indicibili segreti, che crescono Camille e il fratello gemello Victor. Il loro patrigno è Olivier Duhamel, politologo di fama mondiale, membro dell’élite accademica e politica progressista, che ha sposato la madre, una delle prime donne docenti di Scienze sociali e Diritto pubblico.

Xiana Alén ha quindici anni quando viene trovata con la gola tagliata, in un lago di sangue, nella sua camera da letto. La scena rispecchia una macabra coreografia, che sembra studiata a beneficio di chi ritroverà il cadavere. Al momento del delitto, nella lussuosa dimora degli Alén Somoza sono presenti solo sei persone: i genitori Teo e Sara, Lía, la gemella di Sara, la vecchia zia Amalia e due amici di lunga data, Fernando e Inés, riuniti in una tipica cena di famiglia dell'alta borghesia di Santiago de Compostela.

Non bisogna avere paura della mafia. La mafia non esiste. Non esiste più. L'antimafia ha vinto. O forse no: forse la mafia c'è ancora, solo che è diversa. È mutata come un virus. Cosa Nostra non esiste. Ora c'è un'altra Cosa. Più grande. Eterea. È Cosa grigia. Si è insinuata in ogni angolo della società, e noi non ce ne siamo accorti. È nel bar in cui facciamo colazione la mattina. È nel Convegno sulla legalità in cui parlano le persone per bene. È nel Compro Oro in cui abbiamo venduto la nostra fede: l'amore finisce, mica come questa nuova Cosa, questa Cosa grigia.

Piacenza, 2019. Il maggiore dei carabinieri, Rocco Papaleo, riceve e trasmette al comando dei vigili urbani e non ai suoi superiori un'informazione di cui è venuto a conoscenza e che ha dell'incredibile: un carabiniere in servizio presso la caserma Levante, la seconda per importanza della città, è accusato di "condotte gravi e illecite". Le indagini della Procura di Piacenza scoprono cose incredibili, commesse non da uno ma da 7 carabinieri che popolano quella caserma: soprusi, pestaggi, sopraffazioni, festini privati, arresti illegali e persino spaccio di stupefacenti.