"Cos'è il Paradiso se non un meraviglioso giardino?

Non a caso in diverse lingue la parola "giardino" e la parola "paradiso" spesso coincidono e si dice anche che ogni volta che mettiamo le mani nella terra per piantare una semplice piantina siamo spinti dal perenne desiderio di ricreare proprio quello spazio incantato da cui siamo stati cacciati tanto tempo fa. Ogni giardino o anche un minuscolo balcone si trasformano per noi nel sogno di un piccolo Eden, il luogo della felicità perduta che continuiamo a rincorrere spinti da una profonda nostalgia.

Proprio mentre mi accingevo a scrivere questo podcast ho dovuto affrontare il trasloco del "mio paradiso". Una folta schiera di piante di ogni genere e misura che mi aveva sempre accompagnato in ogni nuova abitazione era di nuovo su un camion, questa volta pronta ad affrontare centinaia di chilometri pur di seguirmi in una nuova casa. Come si fa a separarsi da qualcuno che ha imparato ad amarti così come sei, raccogliendo le tue confidenze più segrete? E sempre ascoltando in silenzio, senza mai un commento fuori luogo. Impagabili le piante, questo podcast è dedicato a loro, e a tutti i paradisi di cui abbiamo sognato ma anche a quelli che abbiamo perso e non abbiamo mai dimenticato."

Ne "Il Mio Paradiso" Serena Dandini racconta, con il consueto stile garbato, colto e divertente, le storie di chi ha cercato il proprio Eden in terra; sono i grandi personaggi della storia, della letteratura e dell'arte o eroine sconosciute che, mosse dalla passione per i giardini sono partite per viaggi incredibili , fisici o soltanto mentali, ma sempre alla ricerca delle piante desiderate, sognate e inseguite per tutta la vita...

Ad aiutarla in queste escursioni nel florido giardino della storia, una dissacrante "Voce Fuori Campo" interpretata da Orsetta De Rossi.

"Il Mio Paradiso" è una serie in sei podcast scritta da Serena Dandini con la collaborazione di Donato Dallavalle.

Sulle "ali" della nostalgia

Che cos'è la Nostalgia? Un limite, una dannazione o un irresistibile sentimento capace di muovere il mondo? Uomini e donne se lo chiedono fin dalle origini ma è nel 1688 che il termine venne coniato dallo scienziato Johannes Hofer che aveva osservato le reazioni accorate a una canzone popolare nei soldati in trincea.

Serena Dandini ripercorre la storia di un neologismo diventato stato dell'anima e reso immortale da grandi artisti come Marcel Proust con le sue madeleines, l'affascinante imperatrice Giuseppina, moglie di Napoleone e patrona del mitico e ormai perduto giardino di Malmaison e perfino da Vladimir Nabokov.

Il geniale scrittore di Lolita, che visse sempre da esule dopo la fuga dalla Rivoluzione russa, rincorse per tutta la vita non tanto il successo letterario quanto le cosìddette "ninfe" o "figlie del sole"… ovvero le farfalle, i più leggiadri e delicati tra gli insetti, capaci di riportarlo nei magici territori di una vita migliore... perché per Nabokov la caccia alle farfalle, come la letteratura, era "una sorta di magia, un intrico di incanti e di inganni".