Nuove mappe della storia. Popoli, confini, imperi, civiltà (e una pandemia).
Il nostro destino è scritto nelle carte geografiche, e nella loro storia. Ogni crisi vicina e lontana ci costringe a capire la fisicità del mondo in cui viviamo. La geografia e la storia come le abbiamo studiate sui banchi di scuola non ci bastano più.
Dobbiamo guardare "oltre", penetrare il significato nascosto delle carte geografiche, incrociare il paesaggio terrestre con la storia delle civiltà. Ci servono mappe intelligenti per orientarci a capire dove siamo ora, e dove andremo domani.
La storia antica riappare negli atlanti, come una trama invisibile che si ripete. I grandi imperi di una volta non sono mai del tutto scomparsi, hanno lasciato tracce profonde che continuano a guidarci. Ecco le grandi domande a cui cercheremo risposte.
Sta finendo l'Impero americano? Finiremo sotto l'egemonia cinese? Qual è il futuro dell'Europa, e quanto peserà la centralità della Germania? Il gigantismo e la fragilità della Russia sono un paradosso? Quali sorprese ci riserverà l'India? Tra miracoli e seduzioni, qual è il futuro del Sudest asiatico?
Capitolo III - Europa. Il Vecchio continente ha un "cuore" (e un futuro) tedesco.
I confini dell'Europa unita hanno avuto per secoli un'impronta germanica, dall'Impero carolingio fino a quello Sacro Romano. Nel dopoguerra sia la Germania sia l'Unione europea hanno realizzato un miracolo: quello di una superpotenza per così dire "erbivora", che ha saputo apprendere le lezioni del passato.
Oggi, però, la forza tedesca destabilizza l'Europa quasi come ai tempi di Bismarck; nel triangolo Berlino-Mosca-Ankara si gioca l'attrazione russa e l'esclusione della Turchia dai nostri orizzonti. Sono pochi paesi al mondo che hanno vissuto metamorfosi geografiche come quelle attraversate dalla Germania.
Basti pensare alle sue configurazioni, dal Medioevo al Reich, per finire con le due sorelle divise nella guerra fredda e fino alla Germania unificata di oggi. Con molte conseguenze per i paesi vicini, a cominciare dall'Italia e dalla Francia.
Episodio 3.4. Superpotenza erbivora. L'eccezione europea attorniata da belve feroci.
Torna attuale, con la presidenza di Donald Trump, lo scenario di un'Europa che scivola verso la neutralità, che allenta i legami con l'America e si avvicina alla Russia, al Medio Oriente o alla Cina.
Non si tratta solo di una conseguenza dell'isolazionismo americano. Il Vecchio continente è attratto dalla massa terrestre dell'Eurasia. L'energia russa fa gola, come sapeva bene il predecessore della Merkel, che si faceva stipendiare da Putin.
Cicli e ricicli della storia rilanciano il tema della "finlandizzazione", o di un'Europa intesa come terza forza, nel bipolarismo della nuova guerra fredda.