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  • Non è un'ossessione

    Non è un'ossessione

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 1
    Apr 6 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Non è un'ossessione

    L'arrivo in Sicilia di Matteo e Luca, il volo, il viaggio verso Marsala e il primo incontro con Giacomo. Il racconto del territorio: la Sicilia occidentale. Chi è Matteo Messina Denaro, e perché non è una ossessione, ma è il racconto che non può non fare "Vivo qui e racconto quello che c'è qui". La paura, il sindaco di Marsala e i 50.000 euro di querela. Cominciamo a conoscere Giacomo.

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    38 mins
  • Il rischio di essere naïf

    Il rischio di essere naïf

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 2
    Apr 7 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Il rischio di essere naïf

    Le associazioni anti racket che non lo sono davvero. I personaggi che la mafia genera, la storia di Rocky Fontana e le sue poesia dedicate a Messina Denaro. La portiera con non gli rivolge la parola a causa del pacco bomba indirizzato a Giacomo e che lei ha dovuto ritirare. Ma davvero essere ostinati e voler raccontare la verità vuol dire essere naïf?

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    48 mins
  • Per quieto vivere

    Per quieto vivere

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 3
    Apr 8 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Per quieto vivere

    La lettera a Matteo Messina Denaro, le due storie che si avvicinano senza mai sfiorarsi. La diretta in radio e ancora storie di imprenditori che sono più che altro mafiosi. La cena a casa, con moglie e figli. La scatola in cantina con tutte le querele.

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    42 mins
  • Ti senti solo?

    Ti senti solo?

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 4
    Apr 9 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Ti senti solo?

    La storia di Cola, del suo bar e del Bar "il divino rosso" dove Giacomo è cresciuto e ha conosciuto il primo mafioso. In viaggio verso Castelvetrano, la patria del Boss. L'omicidio Lillo Sant'angelo, il Nord e le infiltrazioni, il sud e la malavita organizzata.

    Come nasce la mafia e perché. La morte spettacolare e cinematografica di Francesco Messina Denaro, padre di Matteo.

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    45 mins
  • Castelvetrano

    Castelvetrano

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 5
    Apr 10 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Castelvetrano

    Egidio, il collaboratore di Giacomo che vive e lavora a Castelvetrano. La mafia e il business dei centri commerciali, in giro per la città, la via di Messina Denaro, la casa sua e della sorella.

    Come in un racconto complesso e intricato ad ogni angolo spuntano case, e dentro a quelle case storie di personaggi che paiono usciti da una favola di Verga. Personaggi come il Barone Di Stefano. Giacomo che spiega la latitanza di Messina Denaro usando i Tupperware.

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    42 mins
  • Giuseppe Cimarosa

    Giuseppe Cimarosa

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 6
    Apr 11 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Giuseppe Cimarosa

    Lo incontriamo in un McDonald alla periferia di Castelvetrano. Il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro. Giuseppe Cimarosa, figlio di Lorenzo, è un artista, fa teatro equestre. Suo padre, colletto bianco della mafia ha deciso di collaborare.

    Nessuno mai, prima e dopo, l'ha fatto. Sua nonna, sorella della madre di Matteo, sua mamma, prima cugina di Matteo. Giuseppe ha spinto il padre ha collaborare, non è entrato in un programma protezione testimoni e rimane a Castelvetrano a vivere e lavorare.

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  • Il vento di scirocco

    Il vento di scirocco

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 7
    Apr 12 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Il vento di scirocco

    Allo stagnone di Marsala, le saline e il sale che per Giacomo racconta qualcosa di più, racconta di quest'isola e della gente che la vive, e in ultimo racconta qualcosa anche di lui: di Matteo Messina Denaro.

    Il porto e i pescatori furenti per "le quote tonno" e anche qui compare "lui" tra una frase e l'altra, e poi sulle colline fuori Marsala in un campo di pale eoliche, il recente e proficuo business di cosa nostra: vento e denaro. Per chiudere con il monumento a Garibaldi, qui nella città in cui è sbarcato e perché dice così tanto di questa terra.

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    50 mins
  • Bajo inferno

    Bajo inferno

    L'isola di Matteo - In Sicilia nei luoghi di Matteo Messina Denaro, il latitante a capo di Cosa Nostra 8
    Apr 13 2021

    Nel giugno del 2020 Matteo Caccia e Luca Micheli hanno visitato la Sicilia occidentale, la terra che ha dato i natali e forse nasconde uno dei criminali più pericolosi al mondo, il capo di Cosa Nostra: Matteo Messina Denaro, latitante da 27 anni.

    A guidarli è stato Giacomo di Girolamo, giornalista e scrittore che da sempre si occupa di raccontare le cose di mafia, quelle appariscenti e quelle minute, quelle straordinarie e quelle di tutti i giorni, autore de L'Invisibile il libro che racconta e insegue la biografia di Messina Denaro.

    Questo podcast racconta quei giorni: Il suo programma quotidiano alla radio di Marsala e il portale di informazione TP24 che ha fondato e che dirige tuttora. Il lavoro ma anche la vita privata. Le querele, le denunce, le inchieste, i piccoli e grandi sgarbi che subisce chi conduce una vita come la sua, quella di giornalista non "resistente ma residente".

    Gli incontri con amici, famigliari e colleghi ma anche con il figlio dell'unico pentito della famiglia Messina Denaro ci introducono a un mondo antico fatto di intese e sottintesi dove la famiglia ancora comanda tutto e tutti, dove il malaffare si nasconde in ogni angolo ma dove la bellezza tutto copre e nasconde.

    In una Sicilia di inizio estate luminosa come un'alba, dai cieli alti e dai tramonti abbaglianti. Il racconto di questi giorni siciliani ci consegna una figura nuova e quasi rivoluzionaria della narrazione mafiosa. Giacomo non si compiange mai, non si arrende mai, ride di sé e di quella terra "senza rabbia e senza indignazione", scherza delle querele e delle minacce, non chiede scorte, non si proclama vittima, rimane tutti i giorni al suo microfono e al suo computer, per scrivere, parlare e raccontare, perché raccontare storie di quel territorio è l'unico modo per tenerlo desto.

    Un uomo che ha deciso di non partire, di rimanere nella sua terra, perché se "resto qua, mi trovi facile". 10 episodi di un viaggio attraverso porti e casolari abbandonati, città e campagne, tra radio e redazioni, tavolate di famiglia e aperitivi con gli amici di sempre. E sullo sfondo della vita di quest'uomo poco più che quarantenne si intravede l'ombra di un altro uomo, l'invisibile, quello eletto da Riina come suo successore, l'uomo che comanda la più antica organizzazione criminale del nostro paese, da latitante, nascosto chissà dove o forse proprio qui, l'uomo che forse è morto o forse no: Matteo Messina Denaro.

    Bajo Inferno

    Una terra ricca e bellissima trasformata in discariche, cave di tufo avvolte dai miasmi esplosivi, l'incontro di Giacomo con Borsellino e perché l'antimafia è quasi un business. A pranzo dalla mamma e poi sul tetto della radio "palazzo grattacielo", perché a guardarle dall'alto tutte le cose sembrano ordinate. L'amico avvocato e il bestiario delle querele.

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    34 mins