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Epicuro. La filosofia della Mangusta - Capitolo III

De: Zap Mangusta
Narrado por: Zap Mangusta
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  • Resumen

  • Capitolo III - Epicuro

    Perché abbiamo bisogno di Epicuro oggi? Perché ci suggerisce di cosa aver paura e di cosa no. Perché vive sempre in mezzo al verde. Perché sottolinea l'importanza dell'amicizia e ci mette in guardia dai rischi dell'amore. Perché rifugge dall' esibizionismo narcisista che domina le nostre vite e fa della riservatezza la sua bandiera. Perché raccomanda ai suoi discepoli di stare lontani dai "giochetti" della politica. Perché ci aiuta a riscoprire il significato della parola "connettersi", che non è quello di essere perpetuamente on-line, ma di "sentire qualcosa" insieme agli altri. Perché ci dice che l'unico modo per raggiungere la felicità è quello di non cercarla.

    • Episodio 1 - Epicuro piacere sicuro.
    • Episodio 2 - Filosofia è femmina. Perchè non possono praticarla le donne?
    • Episodio 3 - Il riparo ideale? Le piante come cuscino e l'amicizia come coperta: Il giardino di Epicuro.
    • Episodio 4 - Il tetrafarmaco, un poker di rimedi contro le preoccupazioni della vita.
    • Episodio 5 - Imperturbabilità e indifferenza, due concetti solo apparentementi simili.
    • Episodio 6 - Amore vs amicizia 1-3.
    • Episodio 7 - Il segreto della felicità? Consiste nel non cercarla.
    • Episodio 8 - Tutti contro uno. Il mucchio selvaggio.
    • Episodio 9 - "Vivi nascosto": Il fascino della penombra.
    • Episodio 10 - 50 sfumature di piacere.
    ©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios
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Episodios
  • Epicuro piacere sicuro. La filosofia della Mangusta 03.01
    Oct 26 2021

    Capitolo III - Epicuro

    Perché abbiamo bisogno di Epicuro oggi? Perché ci suggerisce di cosa aver paura e cosa no. Perché vive sempre in mezzo al verde. Perché sottolinea l'importanza dell'amicizia e ci mette in guardia dai rischi dell'amore. Perché rifugge dall' esibizionismo narcisista che domina le nostre vite e fa della riservatezza la sua bandiera. Perché raccomanda ai suoi discepoli di stare lontani dai "giochetti" della politica. Perché ci aiuta a riscoprire il significato della parola "connettersi", che non è quello di essere perpetuamente "on-line", ma di "sentire qualcosa" insieme agli altri. Perché ci dice che l'unico modo per raggiungere la felicità, è quello di non cercarla.

    Episodio 1 - Epicuro piacere sicuro

    Epicuro è il filosofo del piacere che arriva nell'Atene del terzo secolo a.C. col preciso intento di segnalare agli uomini la via concreta per raggiungere il piacere. È un uomo frugale, che propone uno stile di vita misurato, che mette al primo posto il controllo di sé. Ma, a causa di uno spiacevole equivoco, la sua figura viene associata ai piaceri della carne, tanto che ancora oggi il termine epicureo allude a sfrenati piaceri sessuali o alimentari.

    La colpa di questo malaugurato incidente è da attribuire ad Aristippo di Cirene, il teorico dell'"edonismo": un pensatore che identificava la felicità con il piacere assoluto, il primo filosofo che, in barba ad ogni filosofia concettuale, trovò il coraggio di sostenere che l'uomo deve procurarsi i piaceri là dove li trova e viverli all'istante. Una filosofia che potrebbe essere spiegata in meno di quindici parole: "se non provi piacere in ciò che fai, stai gettando via la tua vita".

    Questa accattivante teoria fece subito molti seguaci, per quanto il suo nome non fosse facile da imparare; ma siccome in giro c'era un altro filosofo che parlava di piacere, si pensò che definire un gaudente "epicureo" suonasse decisamente meglio. Il pensiero di Epicuro in seguito però fece scandalo per davvero perché rivoluzionava le abitudini dell'epoca, aprendo i suoi insegnamenti agli uomini di ogni razza e condizione: una novità sconvolgente per la vita dei greci, come inseguire un fascio di luce gettato su un sentiero buio, col preciso intento di segnalarci la possibilità concreta di essere felici. Subito, in questa vita, senza promesse future o con pagamenti a rate dagli interessi proibitivi. E, cosa ancora più allettante, gratis e senza intermediari. È superfluo dire che c'è piacere e piacere. Ma questo piacere era senz'altro da mettere al primo posto.

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    25 mins
  • Filosofia è femmina. Perché non possono praticarla le donne?
    Oct 26 2021

    Capitolo III - Epicuro

    Perché abbiamo bisogno di Epicuro oggi? Perché ci suggerisce di cosa aver paura e di cosa no. Perché vive sempre in mezzo al verde. Perché sottolinea l'importanza dell'amicizia e ci mette in guardia dai rischi dell'amore. Perché rifugge dall' esibizionismo narcisista che domina le nostre vite e fa della riservatezza la sua bandiera. Perché raccomanda ai suoi discepoli di stare lontani dai "giochetti" della politica. Perché ci aiuta a riscoprire il significato della parola "connettersi", che non è quello di essere perpetuamente on-line, ma di "sentire qualcosa" insieme agli altri. Perché ci dice che l'unico modo per raggiungere la felicità è quello di non cercarla.

    Episodio 2 - Filosofia è femmina. Perchè non possono praticarla le donne?

    Epicuro viene da Samo, un'isoletta davanti alla costa turca, è un emigrante, un intellettuale dalle idee aperte, un filosofo innovatore, del tutto privo di pregiudizi proprio come Einstein, Nikola Tesla, Enrico Fermi, Joseph Pulitzer, Werner Von Braun e il padre di Steve Jobs. Quindi alla sua scuola ammette gli schiavi e, come se non bastasse, pure le donne, Leonzio in primis. Un vero affronto per la Grecia di quel tempo.

    Leonzio è infatti una donna dalle brillanti capacità argomentative, è la compagna di un suo allievo che il Maestro ha conosciuto a Lampsaco e che lo ha colpito per la sua brillantezza di pensiero. È una femmina dal carattere indipendente che più tardi polemizzerà con Teofrasto, un esponente della scuola dei peripatetici. La cosa suscita scandalo, ma è facile capirlo. Siamo nel III secolo a. C. e quindi ben lontani dai fasti dalla Grecia classica del V secolo, quella di Socrate e Platone. La polis che ruotava intorno all'agorà, dove ogni cittadino si radunava per sentirsi protagonista della vita pubblica, è ormai solo uno sbiadito ricordo. Le città-stato sono bellicose e ignoranti. Corinto, Melfi, Megara, Argo sono veri e propri continenti chiusi in sé, che si affrontano senza esclusione di colpi. Così Leonzio viene accusata di essere una etèra, una specie di escort dell'antichità, celebre più per essere dedita al meretricio che per essere una "filosofa" che argomenta il suo pensiero. Ma Epicuro non se ne preoccupa.

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    22 mins
  • Il riparo ideale? Le piante come cuscino e l'amicizia come coperta: Il giardino di Epicuro
    Oct 26 2021

    Capitolo III - Epicuro

    Perché abbiamo bisogno di Epicuro oggi? Perché ci suggerisce di cosa aver paura e di cosa no. Perché vive sempre in mezzo al verde. Perché sottolinea l'importanza dell'amicizia e ci mette in guardia dai rischi dell'amore. Perché rifugge dall' esibizionismo narcisista che domina le nostre vite e fa della riservatezza la sua bandiera. Perché raccomanda ai suoi discepoli di stare lontani dai "giochetti" della politica. Perché ci aiuta a riscoprire il significato della parola "connettersi", che non è quello di essere perpetuamente on-line, ma di "sentire qualcosa" insieme agli altri. Perché ci dice che l'unico modo per raggiungere la felicità è quello di non cercarla.

    Episodio 3 - Il riparo ideale? Le piante come cuscino e l'amicizia come coperta: Il giardino di Epicuro

    Epicuro insegna immerso nel verde della sua casa. Ha fatto infatti annettere un orto alla sua abitazione, ed è per questo che la scuola epicurea prende l'appellativo di "Giardino". Niente a che vedere con i nomi altisonanti, quali "Accademia" o "Liceo", delle scuole di Platone e di Aristotele. L'obiettivo centrale della sua filosofia non è infatti la ricerca della verità assoluta o la comprensione del cosmo, ma di quello a cui tutti segretamente aspirano: la ricerca concreta del piacere e della felicità.

    Tuttavia il "Giardino" non è un resort, né una spa o un centro benessere e nemmeno un agriturismo, bensì un semplice casolare, ben aerato e in riva al mare, in cui si mangia ciò che si coltiva, cioè prodotti naturali, e dove la vita scorre beata, serena, accogliente e priva di tensioni come quella delle piante che circondano la casa. È quel genere di vita che l'aspetto rigoglioso del "Giardino" sembra esprimere con così meravigliosa efficacia. Il "Giardino" di Epicuro è dunque un tranquillo porto di pace nella tormentata Atene di quegli anni, ma si sa che tutti i porti, anche quelli di pace, sono pieni di malelingue e di ubriachi che straparlano...

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