La malattia chiamata uomo
No se ha podido añadir a la cesta
Error al eliminar la lista de deseos.
Se ha producido un error al añadirlo a la biblioteca
Se ha producido un error al seguir el podcast
Error al dejar de seguir el podcast
Escúchalo ahora gratis con tu suscripción a Audible
Compra ahora por 7,99 €
No se ha seleccionado ningún método de pago predeterminado.
We are sorry. We are not allowed to sell this product with the selected payment method
-
Narrado por:
-
Vasco Mirandola
-
De:
-
Ferdinando Camon
Acerca de este título
Seguendo la linea di un masochismo allegro e dolente, l’autore ci porta dentro il rapporto tra psicanalista e paziente con i suoi rituali, i sogni e gli incubi ricorrenti, le malattie psicosomatiche, i traumi privati, i turbamenti sessuali, senza eludere le miserie del corpo e dei suoi organi ribelli, le tragicomiche odissee negli ospedali e negli studi dei medici. Ma leggere La malattia chiamata uomo è anche un po’ come fare la propria psicanalisi. L’impressione del lettore, infatti, non è quella di assistere alle sedute, ma di parteciparvi. Ne esce trasformato. Questo è il libro che più ha provocato i lettori a far visita all’autore: un modo per immettersi nell’analisi, cercando un fratello.
©2022 il Narratore audiolibri (P)2022 il Narratore audiolibriReseñas de la crítica
La lunga indagine, che si fa racconto e quindi romanzo, sulla malattia che l’uomo è chiamato a incarnare, parlando -e, in questo caso, scrivendo-, è anche una lunga indagine sulla sua scissione, sull’impossibilità di tenuta, di coesione, sull’incapacità di sapersi vivente e parlante allo stesso tempo, sull’incapacità di trovarsi unito, perfetto, privo di fessure. E’ una testimonianza sul fatto che “la lingua è il virus della malattia chiamata uomo” e l’analisi la fa esplodere perché, in analisi, ciò che emerge è “la situazione in cui l’uomo parla” e non trova la possibilità, sentendone la nostalgia, della “parola totale”. Nel caso di Ferdinando Camon, la parola totale è il dialetto, la lingua della madre- non è la mancanza della madre ma della sua lingua-, la lingua perduta che nessuno più capisce, neanche lui.
-- Giampaolo Serino