Resultados Editorial "Audible Studios" en Celebridades del entretenimiento

Win one for The Gipper. Has there ever been a better-known and widely-used exhortative phrase in sports? Not likely. But who was the "Gipper", this mythical-like sports figure whose nickname has aroused, in turn, awe, wonderment, curiosity, and amusement since the second decade of the 20th century, and why is his story important? Answering those questions is the formidable task taken on here by veteran sportswriter Jack Cavanaugh.

Long before Oliver Sacks became a distinguished neurologist and best-selling writer, he was a small English boy fascinated by metals - also by chemical reactions (the louder and smellier the better), photography, squids and cuttlefish, H.G. Wells, and the periodic table. In this endlessly charming and eloquent memoir, the he chronicles his love affair with science and the magnificently odd and sometimes harrowing childhood in which that love affair unfolded.

Experience Jeremy Lin’s rise to basketball superstar, free for a limited time! Who would have thought that an Asian-American, who stood just 5' 3" tall as a freshman in high school, and eventually went to Harvard to major in economics, would become the NBA's most talked about star in decades? But that's exactly what happened to Jeremy Lin. Undrafted out of college and subsequently waived in short order by both the Golden State Warriors and Houston Rockets, Lin was signed by the underachieving New York Knicks. The rest is history.

Dr. Ralph Greenson, the star of Hollywood psychoanalysts, treated Marilyn Monroe for 15 months until her August 1962 suicide. He saw her seven days a week and brought her into his home. He never got over losing her. Written by a practicing psychoanalyst, The Misfit recounts this tragic alliance and Marilyn Monroe’s borderline personality.

Charles Fletcher Lummis began his spectacular career in 1884 by walking from Ohio to start a new job at the three-year old Los Angeles Times. By the time of his death in 1928, the 3,500 mile "tramp across the continent" was just a footnote in his astonishingly varied career: crusading journalist, author of nearly two dozen books, editor of the influential political and literary magazine Out West, Los Angeles city librarian, preserver of Spanish missions, and Indian rights gadfly.

Following his mother's death, in 2004, Tyler Trafford discovers an album of old letters and creased photographs that reveal a mother he never knew, a man he's never heard of, and a love affair doomed by class and circumstance. The letters are from Jens Mller, a Norwegian pilot who trained in Canada during the early days of World War II, one of only three prisoners who would make it home after The Great Escape.

Almost everything you know about Mickey Mouse is wrong: He wasn’t Disney’s first star; Steamboat Willie wasn’t his first movie; Mickey wasn’t a nice guy - and Walt Disney didn’t invent him. In 1928, two very different best friends invented Mickey Mouse. And the success tore them apart. Walt Disney and Ub Iwerks’ friendship is a story of betrayal, love, war, money, power, tragedy, intrigue, humor, despair, and hope. You’ll love them both - when you don’t want to drop anvils on their heads.

"Stanley Kubrick e me" è la storia di Emilio D'Alessandro, un aspirante pilota di Formula 1 che nel 1970 si ritrova a essere l'assistente personale del regista Stanley Kubrick. Un'emozionante raccolta di ricordi dai set di "Barry Lyndon," "Shining," "Full Metal Jacket" e "Eyes Wide Shut," per raccontare la realizzazione di quattro capolavori cinematografici e la sorprendente amicizia tra due persone all'apparenza opposte che hanno scoperto negli anni di esser fatte l'una per l'altra.

Bela Lugosi moriva, il 16 agosto 1956, pronunciando queste parole: "Io sono il conte Dracula, io sono il re dei vampiri, io sono immortale". E si racconta che l'ultimo visitatore venuto a rendere omaggio alla sua spoglia mortale vedesse fuggire attraverso la vetrata un gigantesco pipistrello nero.

Tiffany Haddish está de regreso con su nueva y muy esperada colección de ensayos. La última vez que los lectores se sentaron con Tiffany Haddish fue con su exitoso debut El Ultimo Unicornio Negro. Desde entonces, se catapultó a la fama como estrella de Girls Trip. Desfiló por la alfombra roja de los Oscar, estrenó exitosas comedias en Showtime y Netflix y pasó a la historia como la primera comediante negra en presentar Saturday Night Live y Shark Week. Pero no todo ha sido una fiesta. En estos ensayos humorísticos y sentidos, Tiffany se enfrenta a los altibajos de la vida.

All'improvviso, un vecchio baule: bell'inizio, per la storia di un attore. E in effetti il "tesoretto" di lettere e diari di sua madre Gigliola e di sua nonna Titina, ritrovato in una soffitta, si trasforma per Massimo Lopez in un vero e proprio viaggio, non solo nella memoria. Decide infatti di ricostruire tappa per tappa il passato della sua famiglia vagabonda, che girava di città in città seguendo il lavoro del padre. Cosa è rimasto delle case che ricorda?

Comica amatissima, nonché regista, donna di teatro e amante della lirica, Simona Marchini si racconta per la prima volta in questa autobiografia che ha l’andatura di un monologo intenso e disincantato, recitato al lettore come una sorta di pièce teatrale inedita e risolutiva. Con lo stile dolceamaro e ironico cui ci ha abituato, Simona Marchini ripercorre in queste pagine le tappe di una vita fuori dagli schemi.

"La prima volta che sono salito su un palcoscenico è stato per una recita scolastica, sostenevo la parte del figlio di santa Rita. Mi è piaciuto tantissimo, e da quel momento ho solamente desiderato di tornarci." Un desiderio esaudito, quello del bambino che aveva davanti a sé un destino da avvocato in un paesino siculo, e invece è diventato Pippo Baudo.

Bob Dylan non si fa intervistare. Quella che dipinge il musicista come schivo, riservato, persino scontroso è in realtà una leggenda metropolitana. Certo, Bob Dylan non ha mai amato essere costretto a tenere rapporti continuativi con la stampa. Ma nel corso della sua lunga carriera ha tenuto molte conferenze, ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi, chiacchierato con giornalisti e scrittori, rilasciato interviste mirate. Spesso ha risposto in modo evasivo o sibillino a domande banali e di poco conto, però quando gli si rivolgevano domande intelligenti offriva risposte rivelatrici sulla sua musica e sulla sua vita privata.

La paura di essere malati, l’irrazionale aspirazione di avere un corpo perfettamente sano e funzionante: insomma, l’ipocondria, malattia antica e strisciante di cui in qualche modo soffriamo tutti. Come Olivia Laing in Città sola, Brian Dillon racconta un tratto fondamentale del nostro essere umani attraverso gli artisti e le loro creazioni, descrivendo l’emarginazione provocata dall’ipocondria con i ritratti di nove scrittori, musicisti, scienziati che ne hanno sofferto.

All’inizio di questa storia c’è un ragazzino che la notte scappa di casa per andare ad ascoltare i grandi che suonano. A volte lo fanno nelle osterie, altre nei circoli di partito, più spesso sulle aie o nelle stalle. Siamo nella Romagna di inizio Novecento. E c’è chi, dopo aver lavorato tutto il giorno, non rinuncia a sognare. Il ragazzino si chiama Secondo Casadei. Pur destinato a diventare sarto come il padre, sarà abbastanza caparbio da farsi comprare un violino e da diventare capo orchestra diciottenne. Arrivando a esibirsi centinaia di volte l’anno e a scrivere, con “Romagna mia”, una delle canzoni italiane più famose al mondo.

«Il destino mi ha portato la musica, la grande tradizione napoletana e soprattutto le grandi canzoni umoristiche.» Renzo Arbore nel cuore ha da sempre Napoli, il luogo che lo ha ispirato come cantautore e come intrattenitore nel corso della sua lunga e brillante carriera. In queste pagine racconta se stesso attraverso la più intensa delle sue passioni: la canzone napoletana. Ripercorre così origini ed evoluzione di un genere intramontabile grazie alla rievocazione di artisti (alcuni dei quali conosciuti direttamente) come Maldacea.

La vita di Nino D’Angelo non è una favola, è l’emblema del cambiamento. La sua è una storia unica eppure esemplare: nato nella periferia napoletana, ha corso più veloce della miseria e ha realizzato il sogno di fare il cantante. Lui che è stato prima “il caschetto biondo” – neomelodico prima ancora che questo genere esistesse – e poi l’artista che evolve, che produce poesia, che rivoluziona la sua musica e i suoi dischi, fino a comporre anche per il cinema di qualità, raccoglie ora in questo libro alcuni frammenti della sua vita, la sintesi dei suoi stati d’animo, e traccia la sua storia personale e artistica.

A Trieste, il 14 agosto 1921, nasceva Giorgio Strehler, uno dei più grandi registi del Novecento, fondatore del Piccolo Teatro di Milano assieme a Paolo Grassi nell’immediato dopoguerra. Di madre slovena, padre tedesco, nonni franco balcanici, parlava quattro lingue e fu un europeista ante-litteram. Partigiano, laico, illuminista, rinnovò il modo di fare regia, cambiò veste alle opere di Goldoni, mentre Bertolt Brecht lo designò unico erede per la messa in scena dei suoi testi in Italia.

Per gli appassionati e gli studiosi di musica, Carlos Kleiber è una figura leggendaria. Un uomo che ha diretto solo 89 concerti e registrato soli 12 dischi, che aveva un repertorio molto esiguo, ma che nonostante ciò è ritenuto da colleghi, critica e pubblico uno dei più grandi direttori d’orchestra di sempre.